I SOTTOPRODOTTI DI ORIGINE AGRICOLA

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L’ Articolo 184-bis del Dlgs 152 del 2006 e s.m., definisce il “Sottoprodotto” elencando una serie di requisiti che devono essere tutti, contestualmente, soddisfatti ai fini dell’esistenza  del sottoprodotto, che è un residuo di produzione che non diventa rifiuto. Ciò significa che l’azienda produttrice, invece di pagare un soggetto abilitato per lo smaltimento, può trovare sul mercato un soggetto interessato a pagare un prezzo per acquisirlo. In base alle condizioni  dell’art.184-bis: a) la sostanza o l’oggetto deve essere originato da un processo di produzione, di cui costituisce parte integrante,  e il cui scopo primario non è la produzione di tale sostanza od oggetto; b) deve essere certo che la sostanza o l’oggetto sarà utilizzato,  nel corso dello stesso o di un successivo processo

di produzione o di utilizzazione,  da parte del produttore o di terzi, c) la sostanza o l’oggetto deve poter essere utilizzato direttamente senza alcun ulteriore trattamento  diverso dalla normale pratica industriale, d) l’ulteriore utilizzo  deve essere legale.

Il Decreto del Ministero dell’Ambiente   13 ottobre 2016, n. 264, entrato in vigore il 2 marzo 2017, contiene il “Regolamento recante criteri indicativi per agevolare la dimostrazione della sussistenza dei requisiti per la qualifica dei residui di produzione come sottoprodotti e non come rifiuti”.

Tra gli utilizzi di un residuo di produzione che sono idonei a qualificarlo come “sottoprodotto”, individuati dal D.M.,  ci sono: 1)  l’utilizzazione come “Biomasse residuali destinate all'impiego per la produzione di energia”, in particolare per la  produzione  di  biogas  e   di energia mediante combustione (per l’elenco dei sottoprodotti già individuati dalle norme vigenti si veda l’Allegato 1 del DM cit.)   e 2)  il riutilizzo in agricoltura. Il D.M. 25 febbraio 2016   “Criteri e norme tecniche generali per la disciplina regionale dell'utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento e delle acque reflue, nonché per la produzione e l'utilizzazione agronomica del digestato.” definisce    “residui dell'attività agroalimentare” i residui di produzione individuati nell'Allegato IX, derivanti da trasformazioni o valorizzazioni di prodotti agricoli, effettuate da imprese agricole di cui all'art. 2135 del codice civile o da altre imprese agroindustriali, a condizione che derivino da processi che non rilasciano sostanze chimiche, conformemente al regolamento (CE) n. 1907/2006. Si riporta di seguito un elenco di tali sottoprodotti, suddivisi per categorie

Sottoprodotti della lavorazione dei cereali, D.M. 25/02/2016 ALL.9. :

AMIDO DI CEREALI
CRUSCHE
FARINA DI MAIS
FARINACCIO DI CEREALI
FARINACCIO DI RISO
FARINETTE DI CEREALI

GLUTINE

PROTEINE DI RISO IN SOLUZIONE ACQUOSA
PULA E LOLLA DI RISO
SEMI SPEZZATI DI CEREALI.

SETACCIATURA DI FRUMENTO
TRITELLO

Sottoprodotti della trasformazione della frutta, D.M. 25/02/2016 ALL.9. :
BIO KASSIS
BIOCAO M
MARCOFRUTTA

PASTAZZO DI AGRUMI
BUCCETTE D'UVA
Sottoprodotti della trasformazione degli ortaggi, D.M. 25/02/2016 ALL.9

BUCCETTE DI POMODORO
MELASSO DI CAROTA

Sottoprodotti della trasformazione dei semi oleosi, D.M. 25/02/2016 ALL.9.

LINO
PANNELLO DI GERME DI GRANOTURCO
VINACCIOLO

Sottoprodotti della trasformazione della barbabietole da zucchero, anche ad uso zootecnico. D.M. 25/02/2016 ALL.9.

MELASSO
POLPE DI BARBABIETOLA

Sottoprodotto di origine vegetale, derivante dalla lavorazione di semi oleaginosi. D.M. 25/02/2016 ALL.9.

PASTE SAPONOSE

Sottoprodotto della trasformazione delle olive, D.M. 25/02/2016 ALL.9.

SANSA UMIDA DI OLIVA

Sottoprodotto derivante dalla vagliatura di sementi ortive miste. D.M. 25/02/2016 ALL.9.

SOTTOPRODOTTO MIX DI SEMENTI ORTIVE

Bernardino Albertazzi

Docente Seminari e Master Ambiente
Regione Emilia-Romagna, A.R.P.A. Emilia-Romagna, Liguria e Unione Province Emilia-Romagna

Docente Seminari e Master Ambiente
Unione Province Emilia-Romagna, Confservizi Emilia-Romagna, UNIONCAMERE Emilia-Romagna

già Direttore Area Legale
riviste "RIFIUTI SOLIDI" e "INGEGNERIA AMBIENTALE" (ed. CIPA - Milano)

Responsabile Area Legale 
"Osservatorio Bonifiche" Università "Bocconi" Milano

già Direttore e Presidente Comitato Tecnico Scientifico 
del sito-rivista GUIDAMBIENTE, ed.Maggioli

 

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